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Ne La moglie e II figlio di Frankenstein, gli
applicavano invece una fronte di gomma,
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facendo risparmiare tempo e fatica
a Boris e a Jack.
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Diedero a Karloff un asse inclinato
perché non riusciva a sedersi.
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Ho una foto di Boris
che beve il tè sull'asse inclinato.
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Il trucco creava problemi
al direttore della fotografia John Mescall,
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che usò un'illuminazione speciale
per la pelle del mostro.
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Il trucco del mostro
ideato da Pierce aveva toni blu-verdastri.
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Non era una questione estetica.
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Fotografando il mostro truccato
con questa tonalità di cerone
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su pellicola ortocromatica
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e illuminandolo, come faceva Mescall,
usando una gelatina blu,
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risultava di un bianco cadaverico.
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Mescall faceva aggiungere del rosso nel
trucco di chi era in scena con il mostro
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e puntava su di loro luci più calde.
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Il trucco della moglie
di Frankenstein è un capolavoro.
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È l'unica icona tra i mostri femminili
della storia del cinema.
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Quando si pensa
a un classico mostro femminile,
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viene in mente la moglie di Frankenstein.
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Il trucco di Elsa Lanchester
era molto diverso da quello di Karloff.
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Sono sicuro
che volevano renderla attraente.
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Non volevano
un mostro femminile ripugnante.
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Non so se fosse una decisione
imposta dall'alto:
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"Non possiamo farla brutta".
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Così crearono un'altra icona.
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Tutti conoscono
la sua bizzarra pettinatura.
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Aveva qualcosa della Nefertiti egiziana.
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Le fissavano in testa una gabbia
di ferro coperta dai suoi capelli.
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Probabilmente sotto
c'erano dei capelli finti.
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E quelle strane ciocche bianche.
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Era quasi un trucco elegante.