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Il gabinetto del dottor Pretorius.
Indossa uno zucchetto medievale,
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una moda arcaica
associata all'alchimia,
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come rappresentata nel Faust di Murnau
e ne II Golem di Paul Wegener.
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È più magia nera che scienza.
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Pretorius veste di nero, con colletto
e polsini bianchi, quasi clericali,
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come un parroco di campagna inglese.
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Lo zucchetto fa da contrasto:
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Il reverendo dottor Pretorius,
sommo sacerdote di arti sataniche.
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Gli addetti agli effetti speciali,
Fulton e Horsley,
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filmarono le creaturine in vasi
a grandezza naturale su uno sfondo nero.
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Questo venne poi fatto
combaciare con le immagini
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di Thesiger, Clive e con i barattoli.
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Venne usato un rotoscopio
per comporre le immagini delle creaturine
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con quelle dello sfondo.
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Come sempre, il lavoro ottico
di John Fulton è impeccabile.
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Joan Woodbury, già Nana Martinez,
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è al suo esordio, qui,
nel ruolo della regina.
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Divenne una richiesta "ingenua"
di film a basso costo.
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Il re ha l'aspetto di Enrico Vlll,
sovrano inglese del Cinquecento
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che indignò la Chiesa cattolica
divorziando da Caterina d'Aragona.
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Il monarca in fregola è interpretato
dall'inglese Arthur S. Byron.
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No, non Joseph Whemple de La mummia:
Quello era Arthur "Pops" Byron.
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Laughton, il marito della Lanchester,
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aveva già ottenuto un Oscar
recitando Enrico Vlll per Alex Korda.
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Norman Ainsley
è l'arcivescovo stanco.
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Qui la parodia religiosa
è istituzionale e non canonica.
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Il copione indicava
che la mitra del religioso fosse
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a "un angolo
decisamente non episcopale".
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Peter Shaw incarna il diavolo, ma non è
un satiro zoccoluto, come nel copione,
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bensì un elegante Mefisto.
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Franz Waxman offre una bislacca
citazione dal Faust di Charles Gounod.
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Compose altre miniature musicali per La
bambola del diavolo di Todd Browning.