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Ricordi che io e te
abbiamo sempre detto...
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che i concetti morali di bene e male,
di giusto e sbagliato...
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non valgono per chi ê
intellettualmente superiore. Ricordi?
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- Sì, mi ricordo.
- E' questo che abbiamo fatto.
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Phillip ed io abbiamo messo in pratica
quello di cui parlavamo tu ed io.
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Sapevo che avresti capito,
perché, vedi, tu devi capire.
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Brandon...
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Brandon...
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Fino ad ora,
questo mondo e i suoi abitanti...
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sono sempre stati oscuri
e incomprensibili per me.
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Io ho sempre cercato
di farmi strada con la logica...
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e con la superioritâ intellettuale...
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ma stasera mi hai ributtato in faccia
le mie stesse parole.
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Avevi ragione. Se non altro, un uomo
deve tenere fede alle proprie teorie.
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Ma hai conferito alle mie parole
un significato che non ho mai sognato.
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Le hai trasformate in una fredda e
logica scusa per un omicidio spietato!
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Ma io non le ho mai intese così,
Brandon.
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E non puoi rigirarle così.
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Qualcosa di profondo dentro di te...
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deve averti spinto a questo.
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Ma qualcosa di profondo dentro me
non mi permetterebbe mai di farlo.
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- E non posso esserne complice.
- Cosa vuoi dire?
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Stasera mi hai fatto vergognare
di tutti i concetti da me elaborati...
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sugli esseri superiori o inferiori.
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Ma di questo ti ringrazio...
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perché ora capisco che ognuno di noi
ê un essere distinto e unico...
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con il diritto di vivere e lavorare
e pensare come individuo...