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(DAL REGISTRATORE) Dal salone
venivano i dialoghi di un film
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trasmesso alla televisione.
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"Se io fossi in te, Jim,
non lo farei."
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Dopo questa frase c'è stato
un lungo guaito di un cane.
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Perfetto in una parabola che si
chiudeva come in un grande dolore.
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Poi mi parve di sentire un aereo,
invece venne il silenzio
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e io ne ero molto contenta.
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Il parco è pieno di silenzio,
è fatto di rumore.
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Se metti un orecchio contro
la corteccia di un albero,
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alla fine senti un rumore.
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Forse dipende da noi, ma io
preferisco pensare che sia I'albero.
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In quel silenzio
ci sono stati dei colpi strani
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che disturbavano il paesaggio sonoro
intorno a me.
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Io non volevo udirlo, ho chiuso
la finestra, ma quelli continuavano.
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Mi sembrava di impazzire.
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Io non vorrei udire i suoni inutili.
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Vorrei poterli scegliere
durante la giornata.
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Così le voci, le parole.
Quante parole non vorrei ascoltare.
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Ma non puoi sottrarti,
non puoi fare altro che subirle.
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Come subisci le onde del mare
quando ti distendi a fare il morto.
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INTERROMPE LA REGISTRAZIONE
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Me la fai risentire?
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SILENZIO
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- Ho cancellato, tutte sciocchezze.
- Perché fai così?
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Perché la mia non è una vocazione
irresistibile.
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Mia madre dice che stare in casa
tutto il giorno a scrivere