1:32:01
Osservate bene.
1:32:03
Sto per accendere l'ultima metà
dell'ultimo sigaro di Mosca.
1:32:10
- Mangiato bene?
- Benone.
1:32:12
Dillo a lei.
1:32:15
- Era tutto squisito, Tonya.
- Questo è niente.
1:32:18
Aveva in serbo quel salame
da tre mesi.
1:32:20
- Davvero, cara?
- Lo ebbi per un orologio.
1:32:23
È una perla.
Caffè, nota bene.
1:32:26
Ti prego, papà.
Sa che sono una perla.
1:32:31
- Hai scritto delle poesie?
- Moltissime.
1:32:34
Sono belle?
1:32:36
Sì. Credo di sì.
1:32:38
- Posso leggerle?
- Ma sicuro.
1:32:43
Che ne è stato dell'infermiera Antipova?
Le tue lettere erano piene di lei.
1:32:48
Sì, immagino.
1:32:51
È quella che sparò
all'amico Komarovsky, è vero?
1:32:54
Sì, papà. Lo sai.
1:32:56
È andata a casa
dalla sua bambina.
1:32:59
- Ah, non la vedremo?
- No.
1:33:02
Che peccato.
1:33:11
Addio ai piaceri della carne.
1:33:15
Quello che mi domando
è come sopravvivremo a quest'inverno.
1:33:23
Non hai diritto
di togliermi dal lavoro.
1:33:26
- Come rappresentante...
- Ti dà il potere, non il diritto.
1:33:30
Sappi che è notato.
Il tuo atteggiamento è notato.
1:33:33
Avresti dovuto chiamare
il medico della zona.
1:33:36
Non voglio pubblicità.
1:33:38
Perché, cos'è? Tifo?
1:33:50
Lo ricovero.
Mi serve un mezzo.
1:33:53
Non è tifo.
1:33:55
È un'altra malattia che a Mosca
non abbiamo: fame.
1:33:59
- Lo dici con soddisfazione?
- Mi soddisferebbe sentirtelo ammettere.