:06:02
Non passando per Yuryatin.
È sotto tiro.
:06:05
Comandante,
non sono un agente Bianco.
:06:09
No, non credo tu lo sia.
:06:11
Va pure, Kolya. Grazie.
Siedi, dottore.
:06:14
Non serve.
:06:16
Non è assurdo come sembra.
Ho subito un paio d'attentati.
:06:25
Tu sei il poeta?
:06:27
Sì.
:06:29
- Un tempo ammiravo la tua poesia.
- Grazie.
:06:32
Ora non potrei farlo.
:06:34
La troverei individualistica,
ne convieni?
:06:38
Analisi introspettiva, sentimenti.
Appaiono superati ora.
:06:42
Non ne convieni e sbagli.
:06:45
L'individualismo è morto in Russia.
La storia l'ha ucciso.
:06:51
Mi rendo conto di quanto
tu possa odiarmi.
:06:54
Odio quello che dici,
ma non per questo ti ucciderei.
:07:00
Tu hai un fratello.
:07:02
- Yevgraf?
- Yevgraf, sì. Il poliziotto.
:07:05
- Non lo sapevo.
- Può darsi. È della polizia segreta.
:07:08
- Ti ha mandato lui qui?
- Yevgraf?
:07:10
No, Yevgraf è un bolscevico.
:07:16
Io non so niente di queste cose.
:07:19
Oh, ne sai moltissimo.
:07:22
Quando sei entrato,
mi hai riconosciuto. Come?
:07:26
- Ti hanno mostrato la mia foto?
- No.
:07:29
Sono sicuro
che mi hai riconosciuto.
:07:34
Ti avevo già visto prima.
:07:37
Quando?
:07:38
- Sei anni fa.
- Continua.
:07:41
La notte di Natale, tu...
:07:44
Eri là?
:07:46
O te l'hanno raccontato?
:07:48
Medicai l'uomo che fu ferito
da tua moglie.
:07:52
Perché la chiami mia moglie?
:07:55
L'ho rincontrata. Lavorammo insieme
sul fronte ucraino.