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Che solitudine.
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lo che ho sempre tanti amici intorno.
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Mi piace essere in tanti.
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E' bellissimo, ma triste.
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E' l'acqua che è triste.
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ll rumore dell'acqua. Senti, senti.
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Non c'è nessuna allegria.
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Perdonami.
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-Di che?
-Di averti portata qua.
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E' una malattia...
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una deformazione professionale
cercare dei posti così.
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Si spera che con la solitudine
si smuova l'immaginazione.
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Mi perdoni?
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Se non mi perdoni, mi butto in acqua
e non torno più su.
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Se tu ti butti, io ti seguo.
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La prima corrente che passa
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mi porta in mezzo al mare
e finisco in bocca a una balena.
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E tu e tutti gli uomini
che mi avranno amata
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andrete in giro per gli oceani
a cercare la balena.
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Un po' Moby Dick.
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-Non ci contare.
-Perché?
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Perché non mi piacciono le balene.
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Venendo qua eravamo beati e contenti.
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lo lo sono ancora.
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Non centra questo con la solitudine.
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Noi immaginiamo sempre
la felicità dove non siamo.