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- E cosi.fu.
- Non dimenticare il bouquet, Ed!
:06:05
- Si.
- Certo che si.
:06:08
E va bene.
:06:13
Il padre diEd cifinanzio
una casetta alla periferia di Tempe
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e io trovailavoro come perforatore di lamiera.
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Insomma, facevamo
pronto intervento sull'autostrada.
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Non proprio come dei medici, mi capisci.
Io e Bill eravamo sulla Nine Mile...
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- Bill Roberts?
- No, non quel bastardo. Bill Parker.
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Insomma, ci avviciniamo al rottame
:06:34
e vediamo un oggetto sferico
in mezzo alla strada.
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E non era un pezzo della macchina.
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In moltisensi, il lavoro
assomigliava alla prigione
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salvo che c'era Edadaspettarmia fine
giornata e una busta paga a fine settimana.
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Il governo si mangia una bella fetta, eh?
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Erano igiornifelici,
i giorni dell'idillio,
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e Edpensava che ilpasso successivo
dovesse perforza essere un moccioso.
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Non pensava adaltro.
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Diceva che c'era troppo amore
e troppa bellezza pernoi due soli.
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Ogni giorno che impedivamo
a un bambino dinascere
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era un giorno che avrebbe
potuto rimpiangere.
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Bellissimo.
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Per cui ci davamo dentro
tutti igiorni che dovevano essere fertili.
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E poianche quasi tuttiglialtrigiorni,
tanto pernon sbagliare.
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Ed sirallegrava che la mia vita
da fuorilegge fosse finita
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e che ciaspettasse
un futuro da bravigenitori.
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E poiil cielo ci cadde addosso.
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Hi... sono sterile!
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All'inizio non ci credevo.
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Una donna che sembrava più fertile della valle
del Tennessee non poteva avere bambini.
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Ma ilmedico spiego che
il suo grembo era un luogo roccioso
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dove ilmio seme non poteva germogliare.