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È vero.
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Io parlo di sogni,
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che son figli di un cervello ozioso,
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generati da vana fantasia,
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fatta di sostanza tenue come l'aria e
più incostante del vento,
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che pur ora corteggia
il gelido seno del settentrione
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poi si irrita e fugge,
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e muove al mezzogiorno
stillante di rugiada.
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Parli di vento?
E noi dobbiam volare!
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Han già mangiato,
arriveremo tardi!
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O troppo presto.
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L'animo mio presagisce un segno
ancor nascosto nelle stelle,
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che darà inizio al suo terribil corso
con la festa di stanotte
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e porrà fine...
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alla vita spregiata
rinchiusa nel mio petto...
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mediante morte prematura.
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Ma colui che siede
al governo della mia rotta
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diriga la mia vela!
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In marcia, lussuriosi giovani!
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COMINCIA LA FESTA
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A VILLA CAPULETI
:23:55
Le droghe fanno presto effetto.