Gladiator
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Dopo aver scagliato la lancia,
si avanzava con Io scudo...

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per difendersi,
spingendo indietro il nemico...

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o facendolo cadere.
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Poi si sfoderava la spada, che è il "gladius".
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Si chiama "gladius".
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Credo che la parola "gladiatore" derivi da lì.
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Una spada, chi usa la spada.
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La si usava principalmente
come arma da lancio,

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anche se tagliava.
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Ma Io scudo, la lancia e la spada...
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erano le armi principali del soldato.
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Immaginate l'esercito romano,
che si estendeva in linee lunghe un miglio.

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C'erano cinque linee
di circa 1000 soldati ciascuna.

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Non erano vicini.
Erano a circa due metri uno dall'altro,

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c'era abbastanza spazio per un altro uomo.
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La seconda linea scalava di uno,
così copriva lo spazio vuoto.

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Dietro di te non c'era nessuno.
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Così quando portavi indietro la lancia
per tirarla, non colpivi nessuno.

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La terza linea è dietro di te,
ma a quasi quattro metri.

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I nemici attaccano,
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precipitandosi contro
queste cinque sottili linee di soldati romani.

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Sembrano protezioni contro le valanghe.
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Nessuna protezione resiste a una valanga.
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Oppure sì? Perché quando sono a 30 metri...
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suona una tromba, le armi vanno indietro...
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e 1000 giavellotti colpiscono il nemico.
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Vengono abbattuti, rotolano uno sull'altro,
uomo sopra uomo,

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uomini con lance incastrate negli scudi
li gettano di lato.

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È una carneficina.
E poi vengono tirate fuori le spade.

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Le accette,
come vedete dalla dimensione di questa,

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erano pesanti,
ed erano fatte di bronzo o di ferro.

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È un arma di stampo barbarico.
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I romani erano molto bravi.
Contro chiunque combattessero,

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se i loro nemici combattevano bene,
facevano come i giapponesi di oggi.


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