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ARTHUR MAX - SCENOGRAFO
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l'armamento romano,
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la catapulte, le balestre, gli scorpioni,
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le macchine che scagliano...
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incredibili raffiche di frecce...
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ed enormi bombe di terracotta
piene di olio infuocato...
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sugli sfortunati
e piuttosto mal equipaggiati nemici,
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come facevano i romani,
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quell'armamentario non esisteva.
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Abbiamo dovuto realizzare
quasi tutto da zero e farlo funzionare.
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Scoccate le frecce.
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No.
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Arcieri, date fuoco!
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Date fuoco!
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Molte delle cose...
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nell'arena sono state collaudate.
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L'esercito provava modi di combattere...
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all'interno dell'arena dei gladiatori,
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per poi poterli usare da qualche altra parte.
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Usavamo molti tipi di armi.
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Molte delle persone che combattevano,
i gladiatori,
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avevano un modo particolare di lottare...
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e la folla seguiva quel particolare gladiatore
e il suo modo di combattere.
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Era come tifare
per la squadra blu o quella rossa.
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Ogni settimana si poteva andare a vedere
il proprio gladiatore...
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combattere in un modo particolare.
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Si scontrava con avversari
che combattevano in modi diversi,
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ma lui doveva lottare
come faceva tradizionalmente.
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Il retiarius usava...
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un tridente per combattere.
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Aveva anche una rete.
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Abbiamo avuto qualche difficoltÃ
a capire come si lanciava questa rete...
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mentre si teneva il tridente,
ma abbiamo trovato un modo.
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La nostra piccola rete ha dei ganci...
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che si aggrappano e si attaccano addosso.
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Questi tizi combattevano soprattutto
contro il murmillo,
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che assomigliava a un pesce.
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Aveva un pesce sull'elmetto.
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Era come un pescatore
che usciva in cerca di pesce.