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Mi serve un inserto.
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Lo colpisce e poi Io squarcia quando cade.
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Mi serve una cosa brutale,
tipo staccargli la testa.
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Perché a Ridley piace il realismo.
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Non vuole che sembri finto.
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Vuole far percepire le cose
come se fossero vere.
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All'inizio, ho passato qualche giorno
con la troupe, in Inghilterra,
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durante le riprese della battaglia.
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Erano girate con tre o quattro cineprese.
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Per la quarta cinepresa,
in genere chiedi a un operatore...
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di fare dei primi piani, delle panoramiche,
di mostrare dei dettagli...
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o magari di riprendere dei cavalli.
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Ridley Scott, invece,
stava sdraiato in mezzo al fango...
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a prendere l'inquadratura
della quarta cinepresa.
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È incredibile quanta attenzione pittorica...
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Ridley presti ad ogni inquadratura.
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È davvero unico in questo.
E quindi i giornalieri sono affascinanti.
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Ho un carattere terribile.
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Quando leggo una cosa
che mi intriga, la faccio.
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La voglio fare.
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Non penso ai dettagli pratici.
Se ad esempio c'è una scena in cui nuoto...
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nudo, inseguito da uno squalo.
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Non penso alla scena dal mio punto di vista.
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La penso rispetto al personaggio,
a come si adatta alla storia.
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Non penso mai...
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alle difficoltà quotidiane in cui mi metto...
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finché non mi ci trovo in mezzo.
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Posso fare il primo piano con la lente lunga,
quindi se Russell è qui...
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Posso andare lì, mettere Russell qui,
invece che qui.
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Stop!
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Russell ha dovuto imparare molto rispetto...
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all'atteggiamento fisico, a come combattere.
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E poi quelle spade sono di metallo.