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proprio accanto
a un antico villaggio marocchino.
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Arthur Max fece un lavoro
talmente straordinario...
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che quando guardavi
questa specie di arena antica,
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costruita con mattoni di fango marocchini,
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sembrava che fosse stata lì
accanto al villaggio da secoli.
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Era una sequenza straordinaria.
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A un certo punto c'erano 5000 persone
per la scena di gruppo.
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Massimo è ormai un gladiatore famoso...
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in questa provincia dell'impero romano.
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Usiamo anche la città,
quando i gladiatori la attraversano...
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e tutta la tinta rossa gli cola addosso.
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Abbiamo utilizzato la città e i vicoli.
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Questo era il set principale.
Poi c'era il set della palestra di Proximo,
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dove abbiamo introdotto
il personaggio di Oliver Reed.
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La forza del Marocco
risiede nella sua cultura.
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Ci ho girato Black Hawk Down,
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e nella città di Salé...
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ho appena finito...
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delle lunghe riprese
per The Kingdom of Heaven.
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Gli artigiani sono fantastici.
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Fanno sembrare vera la pietra.
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Abbiamo costruito
circa 30.000 mattoni di fango...
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con tecniche e materiali del luogo,
poi li abbiamo cotti al sole.
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È fango impastato con paglia,
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messo in uno stampo e fatto asciugare.
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Era la cosa più bella di questo progetto.
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Usare Io stile di costruzione del luogo.
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E funzionava benissimo.
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Si fondeva col paesaggio esistente.
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Non devi quasi mai preoccuparti
delle condizioni meteorologiche.
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Ci sono dei colori stupefacenti.
C'è il tramonto della luna.
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Qui c'è il tramonto della luna,
l'avrete visto arrivando sul set.
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La luna tramonta
e il sole sorge dall'altra parte.
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A fine giornata,
tramonta il sole e torna la luna.