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una della parte sinistra
del campo di battaglia, una del centro...
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e una della destra del campo.
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Abbiamo determinato le distorsioni
di tutte le lenti tramite un blueprint,
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e quindi abbiamo eliminato la distorsione,
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poi abbiamo unito i tre blocchi...
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e ci abbiamo aggiunto
moltissimi elementi virtuali,
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ad esempio
abbiamo riprodotto digitalmente...
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le catapulte, gli scorpioni,
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le frecce, i proiettili infuocati.
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Abbiamo ripreso inquadrature fisse...
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dei fuochi di Neil Corbould, sullo sfondo.
Abbiamo fatto funzionare queste cose.
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C'erano soldati qui, soldati qua,
li abbiamo fatti marciare insieme.
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Poi abbiamo fatto una carrellata digitale...
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con una soggettiva mobile...
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che seguiva la successione degli eventi.
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Si inizia da un lato
e si vede che lanciano, lanciano, lanciano.
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Finisce la linea di tiro...
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e sullo sfondo si vede
esplosione, esplosione, esplosione,
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mentre i soldati continuano ad avanzare.
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Realizzare tutto questo in motion control
sarebbe stato un incubo.
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Per il tempo assegnato,
tutto avrebbe dovuto essere...
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assolutamente sincronizzato.
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Ma dato che lavoravamo dopo le riprese,
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potevamo aggiustare il tutto
finché non funzionava,
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riprodurre gli elementi necessari...
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e al momento giusto
catturarlo con una bella panoramica.
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Quando gli chiedevo
come doveva essere una ripresa,
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si metteva sempre a disegnare.
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Diceva: "La ripresa prima è così,
questa è quella in questione...
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"e la seguente è così.
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"E questo è il modo in cui si adattano...
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"al quadro generale
di ciò che vogliamo comunicare."
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Questo è uno dei tanti disegni che faceva...
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sul set per mostrare come vedeva la scena.
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Questa è la strada per Roma.