:18:01
Magnifica battaglia.
:18:25
Generale. Ancora vivo?
:18:27
- Già.
- Gli dei hanno il senso dell'umorismo.
:18:30
- Gli dei devono amarti.
- Valerio.
:18:33
Torni agli accampamenti, generale?
O a Roma?
:18:35
A casa. Da mia moglie,
mio figlio, il raccolto.
:18:39
Massimo il contadino.
Non ti ci vedo in quel ruolo.
:18:42
La terra si lava via
più facilmente del sangue, Quinto.
:18:46
- Eccolo qui.
- Altezza.
:18:48
Senatore Gaio, senatore Falco.
:18:50
Attento a Gaio.
Ti verserà una pozione nelle orecchie...
:18:53
e un giorno ti sveglierai
e non farai che ripetere: "Repubblica."
:18:56
Perché no? Roma è nata come repubblica.
:18:59
Sì, e in una repubblica
il potere è del senato.
:19:02
Ma Gaio non si lascia influenzare da questo.
:19:04
Per chi stai, generale?
Per l'imperatore o per il senato?
:19:07
Un soldato ha il vantaggio di poter guardare
il nemico negli occhi, senatore.
:19:12
Con un esercito alle spalle,
potresti avere un grande potere politico.
:19:16
Ti avevo avvertito. Ma ora ti salvo. Senatori.
:19:28
Massimo.
:19:30
Avrò bisogno di uomini valorosi come te.
:19:35
Come posso servirti, Altezza?
:19:37
Tu sai bene cosa significhi il comando.
:19:40
Dai ordini, ti obbediscono
e la battaglia è vinta.
:19:44
Ma questi senatori tramano, litigano,
lusingano, ingannano.
:19:49
Massimo, dobbiamo salvare Roma
dai politici.
:19:52
Potrò contare su di te
quando verrà il momento?