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La vita è quella che noi sappiamo
crearci con le nostre opere!
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Pontano, cosa farebbe
se non scrivesse?
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Qualche anno fa si sarebbe ucciso,
ora non so. Dillo tu.
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Non mi sento così importante.
Ci sono altre soluzioni.
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Quante volte oggi uno scrittore
si domanda se lo scrivere non sia
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un istinto insopprimibile,
ma antiquato?
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Questo lavoro così solitario,
artigiano.
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Questo mettere faticosamente
una parola dietro I'altra!
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Questo lavoro
non si può meccanizzare.
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- Lei ne è veramente convinto?
- No.
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Però voi industriali avete il
vantaggio di fare i vostri racconti
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con le persone vere, le case vere.
Le città vere.
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Il ritmo della vita e forse anche
il futuro è nelle vostre mani.
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- Oggi è una giornata
particolarmente nera. - Forse.
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Lei è uno dei tanti
che si preoccupano del futuro?
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lo lo organizzo il futuro!
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Però mi basta il presente,
c'è già tanto da fare!
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II futuro, ricordi,
è probabile che non cominci mai.
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Il futuro sarà una cosa orribile,
non credete?
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Che programma avete per domani?
Restate qui.
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- Cara, mi interrompi sempre.
- Scusami. Ora andiamo.
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Continua, dicevi che il futuro
non comincerà mai. Andiamo?
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Si sieda.
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Chissà cosa ci aspetta! Forse
i nostri privilegi saranno travolti.
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Forse sarà un bene.
Sì, sarà un bene.
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Quando ero giovane, vedevo un mondo
così nella mia immaginazione
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e mi sono messo a lavorare
pensando a un futuro simile.