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Che strano. Le fa male qui?
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- No.
- Dottore...
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Aspetti un attimo.
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- Che ne pensa?
- È una sfida.
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Sembra che lui abbia una ferita
più interessante della tua, sceriffo.
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Dottore, non voglio farle perder
tempo, ma la mia sta sanguinando.
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Non deve preoccuparsi,
la ferita non è infetta.
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- Le sta dando dei problemi, vero?
- Beh, non direi...
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- Perché non gli dici la verità?
- Posso immaginare.
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Dolori acuti e paralisi da un lato,
probabilmente quello destro.
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- Non dura a lungo.
- Ma sempre di più, ogni volta, vero?
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Che cosa sta cercando di dirgli?
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Se non estraiamo la pallottola,
avrà un attacco permanente.
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Forse McLeod risolverà il problema.
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Ma se supererò tutto questo,
verrò a vederla.
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- Lo faccia.
- Dottori, con permesso.
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Potete venire qua,
così potrò far riposare il mio dito?
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Certo.
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Perché non ti calmi?
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- Sto tremando così tanto...
- Non è la prima volta.
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Prima non ero ferito e non c'erano
degli uomini ostili là fuori.
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- Sto solo aspettando di...
- Che cosa vuoi fare?
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Mollare tutto?
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L'unica cosa che mi viene in mente
è di non usare la porta, non uscire.
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- Vuoi dire rimanere qui dentro?
- Beh, non verranno mica qui.
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Quando t'aspetti di vedere
il maresciallo?
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Non mi ricordo dell'ultima volta
che è venuto qui.
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È venuto.
Gli hai dato il benvenuto.
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- Gli hai tirato una bottiglia.
- Una bottiglia vuota?
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Sì, non era così ubriaco.
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- Quando arriva il maresciallo?
- Tra quattro o cinque giorni.