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Un'immagine d'apertura
estremamente lunga.
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Era una ripresa
molto difficile da realizzare.
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Ci vollero quasi tre settimane
di filmato originale
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per riprendere
la sola navicella centrale.
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Questa ripresa fu rifatta
sottosopra con l'Enterprise
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alla fine del film.
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Da' al film un finale filosofico.
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Combacia con la ripresa.
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Tranne che i soggetti
non vanno in curvatura.
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Questa e' la tipica illuminazione
da Guerre stellari.
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Questo interno e' un set
che ho disegnato con John Vallone.
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Questa idea
del treppiedi ammortizzatore.
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Era davvero divertente.
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Lo scenografo Harold Michelson
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lo rese simile ad un sottomarino
della seconda guerra mondiale.
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Questa sequenza fu girata
alla fine della produzione.
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La forma dell'incrociatore Klingon
era simile alla prima serie.
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Il modello fu costruito
con la Magicam.
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E' un modello molto grande,
di circa due metri.
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Ci sono molti dettagli
sulla superficie.
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Abbiamo tagliato qualche secondo
nel montaggio del regista
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per far apparire il capitano piu'
aggressivo nell'attacco alla nube.
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Sembra un attacco non provocato.
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Ma Gene Roddenberry spiego'
che e' cio' che farebbero i Klingon.
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C'era solo una nave dei Klingon.
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Abbiamo dovuto rifotografare
e riarredare l'unica nave
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per tre diverse varianti
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in modo che sembrasse
che ci fossero tre diverse navi.
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Il capitano Klingon
e' impersonato da Mark Lenard.
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Nella serie originale
era un comandante romulano.
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Poi interpreto' la parte di Sarek,
il padre di Spock.
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E' l'unico attore ad impersonare
i tre principali alieni di Star Trek.
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In tre film torno' ad essere Sarek,
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come anche in un episodio
di Star Trek: The Next Generation.