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O che abbia amanti belle come le tue, Gaio.
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Credo di capire il mio popolo.
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Allora forse Cesare sarà così magnanimo
da insegnarlo a noi,
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dall'alto della sua grande esperienza.
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Io Io chiamo amore.
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Io sono il padre. Il popolo sono i miei figli.
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Li abbraccerò
e li terrò sempre stretti al cuore.
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Hai mai abbracciato
un uomo che muore di peste, sire?
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No, ma se mi interrompi ancora...
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ti giuro che Io farai tu.
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Senatore, mio fratello è esausto.
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Lascia a me la lista.
Cesare farà tutto ciò che Roma richiede.
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Mia signora, come sempre,
la sua delicatezza impone obbedienza.
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Come osano farmi prediche?
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Commodo, il senato ha la sua utilità.
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Quale utilità? Parlano e basta.
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Ci dovremmo essere solo tu, io e Roma.
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Non pensarci neanche.
Il senato c'è sempre stato.
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Roma è cambiata.
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Serve un imperatore
per governare un impero.
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- Sì, ma lascia al popolo le sue...
- IIlusioni?
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Tradizioni.
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La guerra di mio padre contro i barbari...
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Lo disse lui stesso: Non è servita a niente.
Ma il popolo Io amava.
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Il popolo ama sempre le vittorie.
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Perché? Non ha visto le battaglie.
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Cosa gli importa della Germania?
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Gli importa della grandezza di Roma.
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"La grandezza di Roma."
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E cos'è la grandezza?
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È un'idea. La grandezza.