:53:00
Lo domandano tutti. Soprattutto le donne.
:53:03
E lei che risponde?
:53:05
- Ovviamente, sì.
- Le credono?
:53:07
- Alcune.
- Alcune. Sì, certo.
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E come si comporta
di fronte ad un paziente...
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in apprensione, spaventato?
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Da chi, scusi?
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Oh, solo...
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Non importa.
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Mi dica,
chi è il presidente degli Stati Uniti?
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Sto bene. Mi creda, va tutto bene.
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- Ne è sicura? Posso prescriverle un esame.
- No.
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Sto bene. Sono solo un po' stanca.
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OK.
:53:44
Devo andare.
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Continui a bere liquidi.
Arrivi a 2000 al giorno, OK?
:53:47
OK.
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Lo dice continuamente:
:53:55
"OK."
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Così...
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il giovane dottore,
come l'attempata studiosa,
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preferisce la ricerca all'umanità.
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Allo stesso tempo,
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l'attempata studiosa,
nel suo patetico stato di vittima inebetita,
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vorrebbe che il dottore avesse
più interesse per i contatti umani.
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Ora suppongo che vedremo
in che modo l'attempata studiosa...
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rifiutò crudelmente
ai suoi inebetiti studenti...
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quel tocco di umana comprensione
che ora cerca disperatamente.
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Voi come...
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Voi come definireste... Lei!
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Come definirebbe la forza
che anima questo sonetto?