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Davvero?
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SÌ. Quando abbiamo giocato
a Roma, mi sono appostato vicino
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e ho guardato il tuo portone
per un paio d'ore.
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Stavo fermo là a chiedermi
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che mobili avevate,
cosa vi dicevate di mattina.
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Lui com'è? Cosa fa, questo...?
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E un urbanista.
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Abbiamo un jetcottero, un figlio,
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due gatti e una casa sulle Alpi.
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Ma non vuoi davvero sapere queste cose.
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- un figlio?
- SÌ.
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Abbiamo tanti amici.
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Lui ha un'amante.
I nostri mobili sono simili ai tuoi.
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Abbiamo gli stessi
gusti per i mobili, visto?
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Sai, Johnny,
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vogliono soltanto una specie di controllo
secondario su parte delle nostre vite.
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Hanno il potere economico e politico,
ma si occupano di noi.
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Si occupano di noi, eh?
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E stata colpa loro
se te ne sei andata via
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e ho iniziato a odiarli.
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Ma non è stata colpa loro.
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E stato il gioco, Johnny.
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Per te era cosÌ importante.