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in netto contrasto con prima,
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con la scena bucolica
in una bella foresta rigogliosa.
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Mi ha risposto:
"Certo che era una sua idea".
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Non disegnava lui la scenografia,
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ma suggeriva l'idea,
magari faceva degli schizzi
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e li dava da sviluppare
al reparto scenografia.
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Il direttore della fotografia Mescall
superò se stesso in questo film,
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il risultato di una lunga
collaborazione con Whale.
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Mescall realizzò cinque film con Whale.
:20:35
La moglie di Frankenstein è il più noto,
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in quanto segna l'apice dell'ultimo
periodo di Whale alla Universal.
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Mescall usava un tipo di illuminazione
da lui definita "alla Rembrandt",
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ossia una luce centrale
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e un'altra laterale a tre quarti della scena,
:20:55
per dare risalto al soggetto
contro uno sfondo scuro.
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Assomiglia allo stile
pittorico di Rembrandt,
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dove una luce direzionale
crea i contorni e definisce le forme.
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Il tocco finale
de La moglie di Frankenstein
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fu l'ispirato commento
musicale di Franz Waxman.
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Abbiamo un cast
di prim'ordine, un ottimo copione
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e la grande partitura
musicale di Franz Waxman,
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una delle più importanti
partiture hollywoodiane dell'epoca.
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Per la sequenza di apertura con Byron e
Shelley alla villa, in una notte di tempesta,
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Waxman compose
un grazioso minuetto d'epoca,
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che enfatizza il lusso e la raffinatezza
che vediamo rappresentati.
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Durante il racconto
in flashback di Byron
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si passa a una grande fuga
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per sottolineare gli orrori
e il terrore della storia originale,
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prima di ritornare al minuetto
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che ci riporta
alla musica da salotto dell'epoca.