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più tardi noto come i Cavalieri di Rodi?
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-Crociati o simili, vero?
-Molto bene, si sieda.
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Nel 1539, questi crociati...
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convinsero l'imperatore Carlo V
a cedere loro l'isola di Malta.
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Egli accettò, a una condizione:
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che dessero ogni anno in tributo un falco...
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a simboleggiare la dipendenza di Malta
dalla Spagna.
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Mi segue?
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Ha un'idea dell'incommensurabile...
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ricchezza dell'Ordine, a quel tempo?
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Stavano abbastanza bene.
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"Abbastanza bene" è un eufemismo.
Nuotavano nell'oro.
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Per anni hanno razziato in oriente,
nessuno sa quante gemme,
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metalli preziosi, seta, avorio...
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È noto che le guerre sante
erano principalmente dei saccheggi.
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I Cavalieri erano profondamente grati
all'imperatore Carlo V...
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per la sua generosità nei loro confronti.
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Così, pensarono di mandargli...
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come tributo per il primo anno,
non un banale uccello vivente,
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ma un immortale falco d'oro...
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tempestato dal becco fino agli artigli...
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con i più bei gioielli dei loro scrigni.
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Allora...
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-Cosa ne pensa?
-Non lo so.
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Questi sono fatti, storia.
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Non quella dei libri,
ma storia, indubbiamente.
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Mandarono il falco a Carlo, in Spagna.
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Lo spedirono su una galea al comando
di un cavaliere dell'Ordine.
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Non è mai arrivato in Spagna.
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Un famoso bucaniere...
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si prese la galea dei Cavalieri e il falco.
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Nel 1713 ricomparve in Sicilia.
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Nel 1840, a Parigi.
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Nel frattempo era stato smaltato di nero,
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così da sembrare una statuetta comune.
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Con questo aspetto, come forse sa,
si è spostato continuamente per Parigi...
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per oltre 60 anni,
presso proprietari troppo stupidi...
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per capire cosa avevano tra le mani.
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Dopodiché,
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nel 1923, un commerciante greco...
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di nome Charilaos Konstantinides lo trovò
in un'anonima bottega.