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i solchi sulla superficie
del V'Ger.
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Ci avviciniamo al retro del V'Ger.
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Impiegammo il fumo per creare
la prospettiva aerea,
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che dava una dimensione spaziale
come se guardassimo da molto Iontano.
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L'ultima ripresa
della minuscola Enterprise
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era una diapositiva dell'Enterprise.
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Qui saliamo...
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..credo sia la ripresa
in cui abbiamo usato la miniatura.
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Come si puo' vedere,
qui mostriamo una nube laser
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dall'alto dell'ambiente V'Ger,
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che doveva essere un campo di forza
che lo circondava.
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La nube laser era essenzialmente
del fumo in una stanza,
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attraversato da un raggio laser.
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In alcuni casi, queste esposizioni
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duravano un minuto per fotogramma,
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a seconda del livello
di illuminazione che ottenevamo.
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Non potevamo cambiare
il punto del diaframma,
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l'apertura attraverso
la quale passava la luce,
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perche' cambiava l'immagine.
Dovemmo variare l'esposizione
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invece di cambiare il diaframma.
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Tutti i pezzi che si vedono
furono fotografati separatamente.
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Prima la nube laser,
poi l'interno di luce bianca,
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poi la luce che si riflette
sulla superficie.
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Lo strato di fumo
poteva essere un altro passaggio.
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Percio', in molti casi,
c'erano sei o sette elementi
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combinati per creare
la composizione finale.
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Controllavamo la densita' del fumo
e la luminosita' degli interni.
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E questo vale per tutti i materiali
che si vedono.
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L'idea era che il V'Ger
avesse una qualita' organica,
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molte tonalita' e consistenze.
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Molti spazi aperti
attraverso i quali passava la luce,
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per dare l'impressione
che fosse quasi un pianeta che,