Goodfellas
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Erano diversi dagli altri.
Facevano quello che volevano.

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Parcheggiavano davanti agli idranti
e non prendevano la multa.

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Quando giocavano a carte tutta la notte...
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nessuno chiamava la polizia.
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[Prosegue il motivo dell'orchestra]
"Dovrö per sempre mendicare

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"Mai vedere i miei sogni esauditi"
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TUDDY: Tony Stacks. Come va?
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HENRY: Tuddy Cicero.
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TONY: Saresti il Canarsie Kid?
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HENRY: Tuddy.
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Tuddy gestiva la stazione dei taxi,
la pizzeria Bella Vista...

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e altre attivitä per il fratello, Paul,
che era il boss del quartiere.

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[Chiacchierio e risate]
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Forse Paulie si muoveva piano,
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ma era perché non doveva muoversi
per nessuno.

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TONY: È colpa tua.
RONNIE: Hai cominciato tu!

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TONY: lo? È colpa tua.
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HENRY: All'inizio i miei genitori
erano contenti del lavoro...

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di fronte a casa.
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Mio padre, che era irlandese,
fu mandato a lavorare a 11 anni.

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Era contento che avessi un lavoro.
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Diceva sempre che i ragazzi americani
erano viziati e pigri.

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MADRE DI HENRY:
Henry! Stai attento ad attraversare!

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Prendi il latte!
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HENRY: Mia madre fu felice
quando scoprì che i Cicero...

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provenivano dalla sua stessa zona
della Sicilia. Per mia madre...

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tutte le sue preghiere erano state esaudite.
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Ero il ragazzo più fortunato del mondo.
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Potevo andare dappertutto,
fare qualsiasi cosa.

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Conoscevo tutti, e tutti conoscevano me.
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Quelli della mala accostavano, e Tuddy
mi faceva parcheggiare le loro Cadillac.

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Eccomi, un ragazzino,
arrivo appena al volante...

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e parcheggio Cadillac.

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