:05:02
Ma entro poco tempo...
:05:04
i miei genitori cambiarono parere
sul mio lavoro alla stazione dei taxi.
:05:09
Per loro doveva essere un lavoro part-time.
Ma per me...
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era indubbiamente a tempo pieno.
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Non volevo fare altro.
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Uno come mio padre non avrebbe mai
capito, ma io ero parte di un qualcosa.
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Avevo il mio posto.
Ero trattato come un grande.
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TUDDY: Digli 519.
:05:26
HENRY:
Ogni giorno imparavo a rimediare qualcosa.
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Un dollaro qui, un dollaro lì.
Vivevo in un sogno.
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È andata bene a scuola?
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HENRY: Mio padre era sempre arrabbiato.
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Arrabbiato perché guadagnava poco,
perché mio fratello Michael...
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era su una sedia a rotelle.
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Arrabbiato perché eravamo in sette
in una casa così piccola.
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Spiegami questa.
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PADRE DI HENRY: Una lettera dalla scuola.
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Dice che non ci vai da mesi.
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Mesi!
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[Urla della madre di Henry]
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Sei un fannullone!
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Vuoi rimanere un fannullone?
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[Botte e urla]
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HENRY: Dopo un po',
era arrabbiato solo...
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perché stavo alla stazione dei taxi.
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Sapeva cosa succedeva lì.
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Ogni tanto mi prendevo una scarica
di botte. Ma ormai non m'importava.
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Per come la vedevo io...
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tutti prendono una scarica di botte
ogni tanto.
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Non posso più fare le consegne.
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Cosa? Manderai tutto a monte.
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Mio padre ha detto che m'ammazza.
Guarda.
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Vieni con me.
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TONY: È lui?
HENRY: No.
:06:31
RONNIE: E quello?
HENRY: No.
:06:35
HENRY: È quello.
RONNIE: Prendetelo.
:06:38
TONY: Mi scusi.
:06:41
TONY: Stronzo.
MAFIOSO: Vieni qui, pezzo di merda.
:06:47
[Schianto]
:06:51
TUDDY: Lo conosci?
POSTINO: Sìì.
:06:53
TUDDY: Sai dove abita?
POSTINO: Sìì.
:06:55
TUDDY: Gli consegni la posta?
POSTINO: Sìì.
:06:57
TUDDY: D'ora in poi,
qualsiasi lettera della scuola viene qui.