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Solo un'ora prima
eri stato a letto con me!
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Te I'avevo messo io quel sorriso
sulla f accia, maledetto ipocrita!
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Voglio che tu te ne vada
immediatamente.
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Nuota pure, f ai quello che devi f are,
ma poi vattene.
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Appena mi dici
chi deve arrivare.
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Ti ho già detto che
non sono aff ari tuoi.
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Da 1 a 10,
che voto gli dai a letto?
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Che cosa ti ho f atto, Shirley?
Mi scuso per qualunque cosa sia.
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La solita storia dell'uomo
f ocoso e sposato.
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A pranzo mi propinasti tutti
i tuoi doveri di padre e marito.
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Ormai è un classico, no? Ristampato
ogni anno sul Reader's Digest.
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Non ricordo.
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Fu il primo ristorante elegante
in cui mi portasti a New York.
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Di f ronte a tutta la gente
che contava.
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- Piangesti.
- E alzai anche la voce.
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Mi sconvolse, vederti piangere.
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Scegliesti quel posto pensando
che non avrei f atto una scenata...
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...davanti a quei berretti di visoni,
camerieri snob e checche ben vestite.
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No, no!
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Pensavi davvero di poterti
liberare di me...
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...senz'altro rumore che non quello
delle ciotole che tintinnavano?
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Ti amavo.
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Non sapevo cosa f are.
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E così tornasti da tua moglie,
che non amavi. Ma certo!
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La proprietà è sua,
tutto il pentolame le appartiene...
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...sa dove sono tutti i bottoni
che si erano staccati.
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Perché rinunciare a tante comodità?
Beh, anch'io ho avuto le mie.
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Quando tu prendesti il treno
per tornare nel Connecticut...
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...ricordi quell'attraente portiere
del mio albergo?
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- Sempliciotto, nessun impegno...
- Menti!
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Mi chiamasti dalla stazione.